15ma tappa, Tuzla/Kavala, ovvero mai dire Grecia ! e il profumo dei paesi.
Quella di oggi e’ stata una pura tappa di trasferimento, dal medio oriente sono rientrato in europa, obiettivo il golfo di Corinto, dove ritroverò Cecilia. Tappa intermedia a Kavala, per lasciar riposare i cavalli della Goldwing che hanno galoppato anche oggi alla grande, autostrada libera in grecia con tratti a 190 che sono volati via . Salutato Marco,che rientra in Italia con un volo nel pomeriggio dallo scalo internazionale di Istanbul, uscire dalla citta’ e’ stata una dura prova di equilibrio e moltiplicazione dei sensi necessari per trovare un varco nelle decine di chilometri di casino e passo d’ uomo che richiede l’attraversamento della citta’.
Il caldo e’ umido e parto gia’ sudato. Seguo il navigatore che pero’ va in tilt, cosi come il sistema di back up che non avevo alimentato con le mappe del posto. Uso la segnaletica e grazie a questo scopriro’ che le parola Grecia, frontiera, oppure il nome di una citta’ greca a riferimento nei cartelli stradali non vengono mai, proprio mai menzionate. Anche a pochi metri appare solo l’ indicazione ‘ Customs’ , molto generica. Le ultime bandiere turche hanno il palo in Turchia ma sventolano in Grecia, come i rami di un albro che invadono il giardino del vicino. Tante bandiere rosse con la mezzaluna e la stella, enormi, ovunque e sui tetti delle auto come tra i ‘missili’ delle moschee, iniziano ad uscire dagli occhi. Inizio a credere che Erdogan non voglia entrare in europa ma voglia diventare lo stato guida nel medio oriente. Sono troppo nazionalisti in modo ” fuori tempo” per essere davvero interessati alla partecipazione in europa. Solo che vuole che siamo noi europei a dirgli di no. Lui deve giocare il ruolo virtuoso di vendicatore dell orgoglio nazionale.Le formalità di frontiera sono rapide , una decina di auto davanti a me vengono smaltite rapidamente ed entro in Grecia , o meglio in autostrada, praticamente la frontiera è’ il casello …
Una trentina di chilometri e realizzo che, bendato, potrei riconoscere la Grecia dal profumo nell aria, quella macchia mediterranea inconfondibile di aromi che respiri con grande piacere. Cerco di ricordare gli odori di tutti i posti che ho attraversato in questo viaggio e solo la Georgia e’ altrettanto memorabile per la finezza dell’ aria ed il sentore di prato alto e fiori. L’ albergo, pur bello, conferma che gli ospiti via booking.com sono figli di un dio minore e mi merito l’ unica stanza vista strada . Trip Advisor suggerisce un risorante sul porto e non ci metto molto a convincermi , un trancio di tonnetto crudo, curato con olio e cipollotto, della feta con aromi mediterranei e poi, Marietto non sia geloso, un piatto di linguine con dei crostacei che sembrano aragoste ma più corte e tozze …. Quantità industriale, il piatto e’ per 4… Finalmente anche la cucina greca offre ed elabora sapori ulteriori alla tsaziki e mussaka
Seduto sul molo penso a due cose, la prima è’ che sono contento di ritrovarmi con Cecilia domani, ho anche voglia di fermarmi qualche giorno e godermi il mare, credo che la moto starà ferma sino al momento del ritorno ad Origgio. L’ altra cosa è la guida rilassata che ho provato oggi. Ci sono stati tratti con raffiche di vento piuttosto forti , come peraltro già successo nei giorni scorsi. La guida con raffiche di vento e’ per me causa di tensione, continua attenzione per reagire tempestivamente inclinando opportunamente la moto. Molto stancante e poco divertente anzi, in certi momenti, come i sorpassi dei camion con turbolenze e vento on- off, te la fai proprio sotto. Ecco, oggi, in un momento di grazia, mente sgombra e nessuna tensione muscolare , ho guidato a palla con lo sterzo leggero, la moto veniva colpita dalle raffiche ma l’ effetto complessivo era quello di un pugno in un sacco di riso, il sacco sta sempre lì e il pugno viene assorbito. La reazione rigida amplifica l’ effetto nel tentativo di controllarlo. La flessibilità assorbe e risolve andando oltre . Quando me ne sono reso conto la mia parte razionale ha fatto fatica ad “ ignorare” le raffiche e non reagire, e’ stato un bell’ esercizio prolungare lo stato di guida rilassato.
Domani ho ancora 750 km da fare , la meta e’ Lakazeza, vicini a Loutraki. Vado a cuccia col sorriso e pensando che la mia vacanza e’ in zona cesarini ma ….sono felice come una pasqua, vi lascio indovinare perche’ …. Buonanotte a tutti !
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